lunedì, Dicembre 23

Tremolada “The Punisher”: il Patto Procura-Delinquenti

“SBAM” non è una nuova forma di posta indesiderata, è il rumore di una catena che si rompe e che crolla a terra fragorosamente. O forse della mandibola di qualcuno particolarmente stupito che fa la stessa fine. Potrebbe anche essere il rumore della porta di una cella che si chiude!

Qual é la catena che si è rotta? Ma è ovvio… quella del Patto Procura-Delinquenti, quell’accordo scellerato che ha portato una parte (grande?) della Procura della Repubblica di Milano, tranne Storari evidentemente, a legarsi mani e piedi a dei criminali seriali e pericolosi.

Sono bastati 148 minuti fra il Giudice Marco Tremolada (noto ad alcuni come “The Punisher”) per far cadere un sacco di cose, depistaggi, falso documentale, ideologico, bugie vergognose, dell’uso infame e ignobile degli strumenti d’indagine per la persecuzione di un fine evidentemente ritenuto nobilissimo (alcuni potrebbero ritenerlo EVERSIVO): dimostrare a qualsiasi prezzo la colpevolezza di ENI intralciando la giustizia, gettando fango su tutto lo Stato Italiano. E’ giusto (dicevano alcuni) ENI corrompe, unge, traffica, sporca… si dice che nei giorni dispari mangi anche i bambini.

E invece arriva il nostro eroe e fa una cosa clamorosa, dice che le chat mostrategli sono false… e la cosa stupefacente è che c’é stata talmente tanta arroganza e sicumera che la dichiarazione è automaticamente comprovata in modo documentato. E’ tutto agli atti!

A questo eroe moderno dedicheremo una biografia tutta sua, ha fatto saltare ben DUE processi a cui pare alcuni tenessero molto. Ci piacerebbe fargli una manifestazione di stima aperta e diretta, presto, prestissimo, siamo scaramantici e non vorremmo mai che una sfortunata circostanza ci levi questo piacere.

Nel frattempo godiamoci la grande gioia, l’inarrivabile De Pasquale che arrampicandosi sui vetri cerca di ridurre il ruolo di Armanna a comparsa (anche minore) del processo ENI OPL245. Una comparsa per cui, come ci ricorda Ferrarella sul Corriere del 10 marzo scorso, sempre The Punisher ircorda: nel 2018 si fece premura (il De Pasquale) di chiedere una trattazione prioritaria che non sarebbe stata lunga e avrebbe permesso “solo di istruire i riscontri delle dichiarazioni di un collaboratore”.

E infine… alla domanda “Perché l’han fatto?” è inutile sperare di avere risposta, mentre è ragionevole chiedersi… e ora? Come andrà a finire? Anche questa volta la passeranno liscia? Lo si può temere, potrebbe succedere, in fondo la storia degli ultimi trent’anni ha già visto tante delusioni e anche gente suicidarsi nel pieno rispetto della legge.