lunedì, Dicembre 23

Vietato pubblicare le intercettazioni se non sono agli atti.

“I PM non possono criticare le leggi” brucia ma è vero.

Le riforme del Ministro Nordio sono realtà e non sono gradite, non è un segreto ed è sbagliato. Non è la nostra opinione, sono le regole del gioco che come accade in tutti gli asili del mondo sono belle solo quando si sta dal lato che piace. Quando ci si trova dal lato scomodo brucia e i bimbi strepitano, piangono urlando e si sentono vittime di brutte ingiustizie.
Finché si tratta di bambini la cosa è comprensibile oltre che tollerabile. Dopo no.
Come ci sentiremmo se a muovere queste critiche fossero altri organi dello Stato? Altre Istituzioni? Perché una certa magistratura si sente libera di farlo raccogliendo visibilità?
Come ci si sentirebbe se le critiche mosse dal presidente dell’ANM Santalucia fossero uscite dalla bocca del comandante generale dei Carabineri? O dal capo della Poliziai di Stato? Lo troveremmo adeguato? Forse no. Così come non abbiamo mai potuto trovare adeguato il criticare le sentenze di certi politici. Non si fa, punto e basta.

BAVAGLIO O TENTATIVO DI REGOLARE LA TROPPA LIBERTA’?
https://www.repubblica.it/cronaca/2023/06/14/news/giustizia_legge_bavaglio_nordio-404419211/
ROMA – Stretta su tutto. Cancellato per sempre l’abuso d’ufficio. Bavaglio ai giornalisti che non potranno più pubblicare le intercettazioni se non sono contenute letteralmente negli atti dei giudici. Custodia cautelare sempre più difficile, non solo dopo un interrogatorio “di garanzia”, ma autorizzata da tre giudici. Ridotto a un simulacro il reato di traffico di influenze. Il Guardasigilli Carlo Nordio “raccoglie” per primo l’eredità di Silvio Berlusconi