lunedì, Dicembre 23

Le regole dell’eversione: Zitto e muto, confessa e pentiti.

Ci piace il pezzo di Luigi Corbani su Il Riformista di oggi: Il caso Toti, vietato dichiararsi innocenti: tutti colpevoli, si accettano solo rei confessi e pentiti

Così come non ci piace la deriva eversiva che ha preso una certa magistratura dall’inizio degli anni ’90 in poi, senza dimenticare che una certa fama c’era già negli anni ’60.

Perché parliamo di eversione? Perché inizia a sembrare terribilmente evidente la possibilità che alcuni magistrati operino al di fuori della Costituzione con lo scopo di sovvertire l’ordine costituito.

Riportiamo dal pezzo del collega: “In Italia vige ancora la Costituzione per cui una persona non è colpevole fino a sentenza dei tribunali? Ma qui c’è un fatto costituzionalmente rilevante: può un ufficio dello Stato tenere sequestrato il presidente di una Giunta regionale e bloccare il regolare svolgimento dell’attività amministrativa e legislativa di un’istituzione, espressione della sovranità popolare?

Il timore è corroborato da una lunga seria di fatti, dimostrato dall’abuso vergognoso e antidemocratico delle misure cautelari (Toti è l’ultimo e non l’avremmo votato nemmeno noi) e dei sequestri scellerati (ndr. Ilva 2012)

Parliamo del timore di eversione perché vogliamo vedere avversari preparati, onesti che si fronteggiano nel rispetto delle regole democratiche. Ne parliamo perché siamo stanchi e anche un po’ umiliati nel vedere PM che mentono, nascondo prove, combattono processi, ricevono perizie per telepatia, credono a pregiudicati bugiardi e sputtanati. Siamo stanche di vederne altri che si fanno corrompere, generano sentenze a comando, accettano prebende per famliari e amici. Siamo stanchissimi di non vederli mai cacciati a calci nel culo e ficcati in galera.

Ma che mondo é? Come si fa a chiedere ai cittadini di rispettare le leggi quando le Istituzioni danno continuamente questo esempio?

Siamo preoccupati, la deriva del non rispetto delle regole genera un circolo vizioso che la Storia ci ha già insegnato a temere. Fortunatamente possiamo contare su un popolo senza colonna vertebrale, viziato, senza grandi sogni né ideali. Tutta roba che in altri contesti, con gli ingredienti di cui sopra ha generato situazioni esplosive.

Non ci resta che sperare nelle manganellate di Pinelli!