Possiamo solo sperare nel ministro Nordio. E’ la conclusione del pezzo di oggi di Franco Squillario su il Giornale di oggi e l’inizio di questo breve commento sul focus del pezzo “l’andazzo della procura di Milano”.
E’ materia di preoccupazione, ragionevole, notare che nonostante l’arrivo del Procuratore Viola l’Aggiunto De Pasquale, indipendente fra i liberi e giustissimo fra i giusti, sia ancora al suo posto.
Non c’é aria di discontinuità. Possiamo almeno dire che è preoccupante o anche questa affermazione è un attacco all’Indipendeza della Magistratura. Roba sacrosanta, ma troppa indipendenza forse fa male e diventa anarchia? Parliamo di responsabilità e poi di follia.
Ciò che emerso nel processo Eni, ultima performance del giustissimo, è di una gravità difficile da aggettivare, il ricorso sul RubyTer che sconvolge Minzolini (e non solo lui) raccapriccia. SArebbe ora di smetterla? Magari sì? Avremo qualche altro magistrato competente che può prendere in mano gli attuali incarichi di questi procuratori? Succede in tanti altri Uffici delle Istituzioni, in caso di solo rinvio a giudizio si viene accompagnati ad altro incarico. Perché alla Procura di Milano non succede?
Di fronte alla folliaa cui siamo costretti ad assistere ogni giorno resta solo la speranza di un intervento, magari drastico, del ministro Nordio. La speranza è l’ultima a morire.